Vortex VTX 30 P, la macchina operatrice per la preparazione del letto di semina, nella versione portata con larghezza di lavoro di 3 m, è stata testata e sottoposta a prova dagli esperti della rivista “MAD – Macchine Agricola Domani”.
Vortex VTX 30 P, la macchina operatrice per la preparazione del letto di semina, nella versione portata con larghezza di lavoro di 3 m, è stata testata e sottoposta a prova dagli esperti della rivista “MAD – Macchine Agricola Domani”.
Vortex VTX 30 P in prova: caratteristiche
Il modello Vortex VTX 30 P, nella versione portata con larghezza di lavoro di 3 m (larghezza di trasporto 3,15 m) nasce come macchina operatrice in grado di semplificare al massimo le operazioni in campo e versatile di fronte alle più svariate condizioni operative.
Scopo primario: eseguire il minor numero di passaggi possibile con conseguente contenimento dei costi colturali.
La macchina operatrice modello Vortex VTX 30 P, nella versione portata con larghezza di lavoro di 3 m (larghezza di trasporto 3,15 m), è data dalla combinazione di due operatrici (utilizzabili anche separatamente) per 2.650 kg di peso complessivo e una lunghezza totale di 3.470 mm.
Vediamo com'è composta in tutte le sue parti:
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Nella parte anteriore è presente un telaio portante mono-trave di sezione rettangolare, su cui sono saldati, in maniera alternata fronte/retro e con interasse di 40 cm, i supporti per le ancore (7) e il dispositivo per l’accoppiamento ad attacco a tre punti.
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L’erpice è formato da 22 utensili a disco e su entrambi i lati monta le paratie di contenimento della terra smossa dopo la lavorazione.
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Il rullo posteriore è ad anelli (500 mm di diametro), con trave portante a sezione quadrata (100mm × 100 mm × 8 mm), ed è provvisto di raschiaterra.
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La regolazione della profondità dei dischi è di tipo idraulico e avviene tramite i due martinetti per l’attacco dell’erpice al coltivatore.
Vortex VTX 30 P in prova: le impressioni del tester
A seguito di prova sul campo eseguita in condizioni medio-facili, il tester si è positivamente espresso ed ha affermato: “a fronte di una energica azione di disturbo operata dai diversi utensili, il terreno è risultato molto regolare, con il residuo colturale ben miscelato nel terreno smosso”.
Tra i singoli parametri presi in esame, particolarmente buoni sono stati valutati:
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Struttura del telaio: “la robusta struttura aumenta la stabilità dell’operatrice mantenendo comunque una buona luce libera da terra in fase di lavoro”
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Regolazione della profondità dei dischi: “la regolazione centralizzata di tipo idraulico consente il rapido settaggio degli utensili in base alle condizioni operative”
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Dispositivi laterali di contenimento: “il sistema di connessione al telaio garantisce un’ampia libertà di movimento ai dispositivi laterali e la sagomatura verso l’interno della parte terminale accentua l’effetto di contenimento del terreno smosso”
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Raschiaterra: “la regolazione della posizione degli elementi del raschiaterra consente di modificare l’effetto di affinamento del terreno”
L'articolo completo su MAD – Macchine Agricole Domani (n. 12/2020). Da leggere: caratteristiche tecniche dettagliate, descrizione completa della prova eseguita e impressioni complessive del tester.
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